Francesco Tagliente – Prefetto: L’idea di bellezza nella città è un valore economico misurabile dalla sua capacità di attrazione. In egual misura la storia ne traccia i legami, il carattere, le valenze. Tutto confluisce nella dimensione del richiamo, dell’incanto, del fascino.
Sviluppare la bellezza della città è compito della progettazione urbana prima ancora che dell’architettura. Ma anche preservarla è equilibrio difficile e complicato. Numerosi sono i fattori del rispetto. Non ci può essere uno stravolgimento in nome del meglio, perché il meglio è sempre altro. Vuol dire spezzare un filo che ha le sue radici lontano nel tempo. Forse è meglio togliere che aggiungere…
Ma neanche si può ritornare tout-court a situazioni antiche. Forse recuperare la leggibilità dell’architettura quattrocentesca di Ponte Sisto mediante la rimozione delle strutture metalliche ottocentesche e la realizzazione di nuovi parapetti aveva un senso. Ma una strada è un organismo che per sua natura vive. Riportarla indietro negli anni crea comunque una cesura, una sospensione del suo rapporto con la città.